Dublino: cosa vedere in 4 giorni, esplorando la città a piedi

Quello a Dublino, nel 2010, è stato un viaggio indimenticabile. Insieme a 2 amiche, sono partita alla volta della Capitale irlandese, proprio durante la settimana dei festeggiamenti di San Patrizio, il Patrono d’Irlanda celebrato ormai da tutto il mondo il 17 marzo, e abbiamo girato tutta la città a piedi, scoprendone tutti i segreti, dai luoghi che hanno segnato la storia degli U2 ai simboli irlandesi.
L’atmosfera speciale che si respira tra le sue strade, la gentilezza e disponibilità travolgente dei Dubliners, il patrimonio artistico e culturale che questa città ha da mostrare, i colori accesi e caldi degli storici pub e quelli sgargianti che vedevamo sfilare davanti ai nostri occhi a tutte le ore del giorno e della notte durante quella settimana di folle festa, il clima che non ti fa sentire mai davvero al freddo, perché Dublino, per quanto sia al Nord, ha tutto il calore di una città del Sud: questo e tanto altro è Dublino ed i motivi per cui vale la pena visitarla. Una delle più belle Capitali europee che poco ha di metropoli e molto conserva ancora intatto delle sue origini.
In pochi giorni abbiamo potuto esplorare tutta la città, riuscendo a coniugare divertimento, visite a musei e monumenti, relax ed a partecipare alla parata ed ai festeggiamenti di San Patrizio. Pernottando in un hotel nel cuore di Dublino, dal quale potevamo raggiungere facilmente a piedi il Trinity College, la Casa di Oscar Wilde, il Parco di St. Stehen’s Green, O’ Connell Street e Grafton Street, ma anche la Cattedrale di St. Patrick, la zona di Temple Bar e l’Ha Penny Bridge ed altre tra le tante attrazioni della città, non abbiamo avuto difficoltà a girare per questa bellissima Capitale, interamente a piedi. Eccovi il mio itinerario su Dublino che vi mostra cosa vedere in 4 giorni.
Giorno 1. Esplorare Dublino da Grafton Street a O’ Connell Street

Essendo a due passi da Grafton Street, appena arrivate ci siamo subito incamminate su questa che è una delle strade principali della città. Un lungo ed ampio viale pedonale che ha inizio da St. Stephen’s Green e termina all’incrocio con College Green. Grafton Street è la principale via dello shopping di Dublino, dove si respira un’atmosfera unica, circondati dalle tipiche case georgiane a 4 piani, affascinanti e raffinate, che rendono questa strada estremamente elegante, e dove si cammina tra negozi ed artisti di strada che rendono l’aria frizzante e vivace.

Percorrendo questo lungo viale, tra un’occhiata a un negozio ed una ai palazzi, abbiamo deviato su Suffolk Street, per prestare tributo alla celebre statua di Molly Malone, la prosperosa prostituta e pescivendola irlandese, ritenuta un porta fortuna tanto dai turisti, quanto dalla gente del posto. E’ ormai diventata d’obbligo la foto di rito con Molly, mentre si è intenti a tastarle il prosperoso decolleté.

Da qui si può raggiungere il famoso O’Connell Bridge, dal quale parte, appunto, il secondo più importante viale di Dublino, sulla riva opposta del fiume Liffey, a Nord della città. O’Connell Street è la principale arteria di Dublino, non solo pedonale, ma anche destinata al traffico automobilistico. Questo bellissimo viale, incorniciato a sua volta da palazzi in stile neo-classico, ospita la statua di Daniel O’Connell, quella del celebre scrittore James Joyce e l’imponente The Spire, un Monumento alla luce alto ben 120 mt.

Godendoci questa lunga camminata, siamo infine arrivate alla Dublin City Gallery The Hugh Lane, un piccolo ma importante museo, ospitato in un edificio storico. Qui sono custodite alcune opere dei più importanti impressionisti, ma la vera “chicca” di questo museo è lo studio del pittore irlandese Francis Bacon, qui conservato. A pochi metri di distanza si trovano anche il Dublin Writers Museum, dove viene raccontata la storia della letteratura irlandese, ed il James Joyce Centre, un museo dedicato al famoso scrittore irlandese ospitato in un edificio storico del 1784.
Una volta qui, per noi fan sfegatate degli U2, era doveroso fare un salto in Earl Street North, dove si trova il negozio Bonavox, dal quale, leggenda vuole, Bono avrebbe preso ispirazione per il suo nome d’arte. Sempre su questa strada, a pochi metri non si può non notare la statua di James Joyce.

Ormai giunta la sera, siamo tornate indietro per un’altra imperdibile tappa: un tour dei celebri Pub di Dublino, tra i più conosciuti al mondo. Questa volta abbiamo deciso di percorrere il romantico ed antico ponte ad arco Ha Penny Bridge, che di notte si colora con bellissime luci, creando un’atmosfera magica. Camminare su questo ponte è un’esperienza suggestiva, che ti catapulta in un mondo pieno di vita. Da qui, infatti, si entra nel quartiere più vivace di Dublino, soprattutto di notte, il quartiere di Temple Bar e dei tanti pub che popolano questa area, fulcro culturale, artistico e del divertimento sia per i Dubliners che per i turisti che vengono rapiti dalla vitalità e dai colori dei suoi pub.
Giorno 2. Alla scoperta dei luoghi chiave della Dublino medievale

Dopo aver visto le zone più vive di Dublino, quelle dove la vita quotidiana scorre veloce e dove si sviluppa il divertimento e il relax, il nostro secondo giorno nella città di Oscar Wilde abbiamo voluto dedicarlo alla scoperta della Dublino medievale, quella dove si respira ancora tutto il fascino e la storia di questa città unica, con un lungo giro che ci ha portato a visitare alcune delle sue attrazioni principali.

A partire dalla maestosa e suggestiva Cattedrale di San Patrizio, considerata la Cattedrale di tutta l’Irlanda protestante, sorta nel punto in cui, si narra, il Santo Patrono avrebbe battezzato i pagani nel 450 d.C. Godetevi la pace ed il silenzio del giardino esterno e di questa meravigliosa Cattedrale, al cui interno è sepolto lo scrittore Jonathan Swift, l’autore de I Viaggi di Gulliver. Ad accogliervi, in ogni caso, troverete la statua di Benjamin Guinness. Sì, proprio quel Guinness.

E se è doveroso visitare San Patrizio, non si può, egualmente, prescindere da una visita all’altra Cattedrale di Dublino, la più vecchia, che risale addirittura al 1037, la Christ Church Cathedral, situata proprio nel cuore della città medievale, dove un tempo vi era una piccola chiesetta vichinga in legno. Imponente e magnifica, i suoi tesori interni, così come la sua struttura esterna, vi lasceranno esterrefatti.

Ora che siete qui, vi consiglio vivamente una visita a Dublinia, collegata alla Christ Church Cathedral mediante ad un antico ponte. In questo spazio espositivo verrete catapultati nella Dublino medievale ed incontrerete nientemeno che i Vichinghi, vedendo, con ricostruzioni molto reali, come si viveva nella Dublino di allora. Un’esperienza divertente, oltre che interessante!

Sempre a piedi, si prosegue per raggiungere il Castello di Dublino, in origine fortezza normanna voluta da Giovanni Senza Terra, con 4 torri, 15 tra sale e saloni interne dai ricchi decori, la stanza del trono di Guglielmo d’Orange e la cappella esterna. Sono ancora visibili i fossati e le antiche mura.

E per finire questa seconda giornata a Dublino, abbiamo voluto visitare l’originale ed unico mercato al coperto di George’s Street Arcade, tra i più antichi d’Europa, in un edificio vittoriano dai mattoni rossi e con ingresso ad arco, dove si può trovare davvero di tutto. E dove ripararsi soprattutto nei giorni di pioggia, per trascorrere qualche ora all’insegna dello shopping e del relax in uno degli edifici più importanti di Dublino.
Giorno 3. Guinness StoreHouse, Docklands e il Trinity College

Un giro bellissimo per questo terzo giorno a Dublino, a cominciare dalla Guinness StoreHouse, la casa della birra irlandese più amata al mondo e tra le attrazioni più visitate d’Irlanda. Particolarissima la struttura dell’edificio a forma di pinta sviluppata su 7 piani che raccontano la storia della scura più sorseggiata. Una volta entrati al Guinness StoreHouse non vorrete più uscirne, un’esperienza che merita e le cui tappe più belle, a mio parere, sono quella al Gravity Bar, il famoso bar circolare con pareti in vetro all’ultimo piano dello StoreHouse dal quale si ha una visuale completa su Dublino e dove è possibile degustare una pinta di Guinness, compresa nel biglietto d’ingresso, e quella allo shop, dove vi verrà voglia di acquistare gadget e prelibatezze al gusto Guinness di ogni tipo. C’è da impazzire e non riuscirete a resistere, anche perché gli effetti della pinta di Guinness avranno la meglio su di voi.

E per smaltire un po’ dell’euforia spillataci dalla brunetta d’Irlanda, una bella passeggiata alla scoperta dei dintorni è sicuramente l’occasione giusta per conoscere meglio la città e per metabolizzare tutte le emozioni della prima parte della giornata. Vale la pena fare un salto anche nei Docklands, la zona portuale un tempo malfamata e recentemente riqualificata, forse attualmente l’area più moderna di Dublino, dove sorgono uffici, locali, edifici, appartamenti, teatri e l’O2, tra le sale concerto più importanti.

Ma ora si fa ritorno verso il cuore di Dublino, a visitare un’altra delle sue attrazioni, la blasonata e prestigiosa Università del Trinity College, tra le cui aule hanno studiato Oscar Wilde, Samuel Beckett, Bram Stocker e Jonathan Swift. Camminare tra i verdi cortili del college, mischiandosi a studenti e professori, vi sembrerà un vero privilegio, un’opportunità incredibile che custodirete per sempre nei ricordi. Ma uno dei momenti più emozionanti lo si vive percorrendo la galleria della Old Library, dove si respira un fascino mistico, circondati da scritti e tomi preziosi e antichi. Qui tutto è storia, si viene trasportati in una dimensione senza tempo, in un racconto letterario di cui vorresti essere il protagonista. Per favore, non perdetevelo!
Giorno 4. St. Stephen’s Green e la Dublino georgiana

L’ultimo giorno trascorso a Dublino era quello di San Patrizio, il 17 marzo, e, in attesa dell’inizio della parata, abbiamo dedicato la prima metà della giornata a visitare un’altra bellissima zona della città, proprio dietro il nostro albergo.

Non si può lasciare Dublino, infatti, senza aver fatto 4 passi nel verde di St. Stephen’s Green e dei suoi dintorni. Circondato da abitazione georgiane, St. Stephen’s Green è un grande parco immerso nella pace, il luogo dove rifugiarsi per ripararsi dal caos urbano. Tra le aiuole fiorite e il laghetto, è bene guardarsi intorno, perché non manchano interessanti sorprese.

Iniziata la giornata in maniera così rigenerante, ora si è pronti per la National Gallery of Ireland, la cui visita richiede molte energie, ma in cambio ha molto di più da offrire. La National Gallery è un museo dalle bellezze inaspettate, che custodisce circa 13.000 opere d’arte di artisti come Yeats e Caravaggio, Picasso e Goya, Tiziano e Velazquez e tanti altri, divise in ben 54 gallerie. E se siete fortunati, potreste trovare delle esposizioni temporanee uniche (noi ad esempio trovammo quella di Botero!). Ad osservare queste opere e a girare per questi corridoi non ci si accorge del tempo che passa ed una volta usciti, ci si sente davvero soddisfatti.

Dulcis in fundo, non si può rinunciare ad una passeggiata nella bellissima Merrion Square, il vero cuore georgiano di Dublino, la piazza simbolo di eleganza caratterizzata da giardini ben curati e circondata dai meravigliosi palazzi georgiani, resi unici dalle caratteristiche porte colorate sovrastate dalle immancabili lunette a ruota di pavone. Non ce ne saremmo mai volute andare, ogni porta richiedeva una fotografia e la bellezza eterea di questa piazza è stata davvero travolgente.
Il nostro viaggio a Dublino, comunque, era giunto al termine e si è concluso in una maniera unica, partecipando alla trascinante parata di San Patrizio, ma di questo leggerete in un secondo momento. Per ora concludo qui, anche se ho ancora tanto da raccontarvi su questa città. Quello che posso dirvi col cuore è che Dublino è davvero UNICA!