Museo di Pietrarsa: i treni storici d’Italia con vista sul Golfo di Napoli

Se avete bambini, sapete che quella per i treni è una passione comune nei più piccoli. Ma diciamoci la verità, anche su noi “grandi” i treni continuano ad esercitare un certo fascino romantico. E proprio per questa passione comune, era da tempo che desideravamo visitare il Museo di Pietrarsa, a S. Giorgio a Cremano in provincia di Napoli, una visita che ha messo tutti d’accordo.
E sì, perché il Museo di Pietrarsa non è il solito museo, ma è davvero speciale ed unico nel suo genere in Italia, anche per la sua importanza storica. Si tratta, infatti, del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, uno tra i più importanti musei ferroviari di tutta Europa.
Il Museo di Pietrarsa: storia del museo con affaccio sul mare

Di questo Museo colpisce ogni cosa: l’immenso spazio espositivo che si estende per ben 36 mt quadrati, di cui 14 caratterizzati da imponenti padiglioni al coperto, la suggestione che si prova nel vedere e salire sulle imponenti locomotive, sulle carrozze dei treni storici, gli strumenti e i plastici qui conservati.
Ma ad affascinare è anche il luogo in cui il Museo di Pietrarsa, inaugurato nel 1989, è stato allestito, ovvero il Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive, importante complesso di archeologia industriale italiana, fondato nel 1840 da Ferdinando II di Borbone. Non a caso è stata scelta proprio Pietrarsa, che ha avuto una grande importanza nella storia delle Ferrovie italiane: è su questa tratta che nacque la Bayard, la prima locomotiva italiana, tra le prime in dotazione della ferrovia Napoli-Portici, il primo tratto ferroviario italiano lungo oltre 7.406 mt ed inaugurato nel 1839.

Ma come se non bastasse questo Museo è affacciato direttamente sul mare e sul Golfo di Napoli, con una terrazza che dà proprio sugli scogli e sul mare. Qui, accomodati sulle panchine in cemento, potrete godervi attimi di pura pace, ascoltando il rumore del vento, delle onde, ammirare il panorama, accompagnare il passaggio delle navi e respirare la brezza marina. Bellissimo anche lo spazio esterno dove si trova la pensilina storica in stile Liberty e la statua in ghisa di Ferdinando II che veglia sul suo Opificio.
I Padiglioni del Museo di Pietrarsa: tutti a bordo dei vagoni storici

Negli ex capannoni del fu Opificio Borbonico sono oggi custodite le collezioni del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Ci sono ben 5 padiglioni, indicati con lettere da A a G, da visitare secondo un percorso che vi porterà a conoscere la storia delle ferrovie italiane. Al loro interno troverete le prime locomotive, i vagoni e carrozze dei treni storici delle Ferrovie Italiane e, udite udite, potrete persino salire su alcuni di essi per visitarli al loro interno, in un vero e proprio viaggio nel passato e nella storia del nostro Paese.

Padiglione A. Appena siamo entrati nel Padiglione A, ex reparto di montaggio, siamo rimasti a bocca aperta. In questa lunga galleria sono esposti i più importanti treni storici, tra cui la riproduzione della prima locomotiva a vapore, la Bayard, gemella della Vesuvio, il cui viaggio inaugurale fu percorso con la presenza a bordo dello stesso Federico II e della famiglia reale con corte al seguito.
All’interno del Padiglione A grandi e bambino potranno vedere con i propri occhi come si è evoluta la locomotiva, da quella a vapore a quella a vapore saturo, fino a quelle a corrente alternata trifase.

Padiglione B e C. Ecco il nostro padiglione preferito! Dove un tempo vi era il reparto delle caldarerie e dei forni, oggi questi due padiglioni ospitati automotrici e carrozze. Tra quelle, a nostro parere, più belle c’è sicuramente la carrozza 10 del Treano reale, costruito dalla Fiat nel 1929, in occasione delle nozze del re Umberto II di Savoia e Maria Josè del Belgio, che veniva appunto utilizzata per gli spostamenti della famiglia reale, salvo poi diventare carrozza presidenziale dal 1946. Al suo interno, ovviamente, non è possibile entrare, ma è possibile osservare con attenzione gli sfarzosi arredi del salone con tavolo in mogano e i soffitti con intarsi in lamine d’oro.
Tra le carrozze più importanti anche quella delle Regie Poste e quella destinata al trasporto dei detenuti. Su quest’ultima è possibile salire e rendersi conto di come erano disposte le cellette in legno.

Padiglioni D – E – F. Nel padiglione D si trovano le locomotive diesel, nel padiglione E, accanto, si trova la sala cinema, mentre nel padiglione F si possono osservare gli enormi macchinari utilizzati nelle officine, come l’alesatrice e la calandra.
Padiglione G. Architettonicamente è il più bello dei padiglioni, oltre che il più antico. Inaugurato nel 1840, è anche conosciuto come “La Cattedrale” perché caratterizzato da altissimi archi. La punta di diamante di questo padiglione è il plastico Trecentotreni, un plastico di grandi dimensioni e molto realistico, realizzato da un ex ferroviere.
Arrivare in Treno storico al Museo: viaggio nel passato

Il Museo di Pietrarsa ha un’ulteriore peculiarità. Le Ferrovie dello Stato e la Fondazione del Museo, infatti, hanno reso possibile ai loro visitatori di raggiungere il Museo addirittura a bordo di due treni storici con partenza dalla stazione di Napoli Garibaldi.
Per chi non lo sapesse, infatti, l’ingresso del Museo ed il Museo stesso sono proprio su una stazione ferroviaria, quella di Pietrarsa – S. Giorgio a Cremano. Attenzione, però, perché gli appuntamenti per i treni storici sono soltanto due al mese (per consultare il calendario visitare il sito del Museo).
Per chi non volesse o non potesse prendere il treno storico, potrà raggiungere il Museo in auto (con possibilità di sosta nei 2 parcheggi predisposti) o con altri treni urbani. La stazione è sempre quella di Pietrarsa-S. Giorgio a Cremano.
Museo di Pietrarsa: info e costi

Il Museo è aperto il giovedì dalle 14:00 alle 20:00, il venerdì dalle 9:00 alle 16:30, mentre sabato, domenica e festivi dalle 9:30 alle 19:30. Da lunedì a mercoledì solo su prenotazione per gruppi.
Il costo del biglietto con visita libera e virtual tour con proiezione in realtà aumentata della Bayard è di 6,00 euro per gli adulti, gratuito per i bambini fino a 6 anni, ridotto 4,50 euro.

Per chi arriva in treno storico, invece, il biglietto d’ingresso al Museo è compreso in quello di viaggio. Basta prenotare sul sito delle ferrovie o direttamente in stazione, selezionando treno storico per Pietrarsa-S. Giorgio a Cremano.
Questa è stata la nostra bellissima e, devo dire, rilassante esperienza al Museo di Pietrarsa. Un’esperienza a 360 gradi adatta a tutti e a tutta la famiglia, che vi consiglio senza esitazione. Quello di Pietrarsa è davvero un Museo unico per tanti aspetti e ci ha lasciato davvero un bel ricordo. Io, invece, vi lascio con una nuova idea per la prossima gita fuori porta. Attendo i vostri pareri.
Immagini stupende, complimenti!
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Grazie davvero, mi fa molto piacere siano piaciute 🙂
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