Cosa vedere a Spello, il borgo rosa dell’Umbria
Adagiato nella Valle Umbra, sulle pendici occidentali del Monte Subasio, si affaccia un borgo incantato, ricco di storia di cui sono ancora presenti segni di non trascurabile bellezza. Siamo a Spello, provincia di Perugia, che con le sue case rosa, le viuzze acciottolate, i monumenti, i tesori d’arte ed i bellissimi panorami che offre, rappresenta una gemma del nostro Paese. Scopriamo insieme cosa vedere a Spello.

Quando abbiamo progettato il nostro weekend in Umbria, non ho avuto dubbi: tra le tappe che volevo includere non doveva assolutamente mancare Spello. Ne avevo sentito parlare sempre benissimo e le immagini ed i video che mi era capitato di vedere confermavano le parole di chi l’aveva già visitato: un borgo affascinante, che dal vivo supera e soddisfa le aspettative, tanto da far parte del circuito de I Borghi più belli d’Italia e da essere Bandiera Arancione del Touring Club d’Italia.
Spello racchiude in sé l’anima dell’Umbria: verde, silenziosa, accogliente, spirituale, mistica, dal cuore grande e sorprendente. In una sola parola, meravigliosa! Nella nostra visita a questo borgo di fiaba ci ha accompagnato una sottile pioggia, che non ci ha impedito di apprezzarne la bellezza e di godere dei suoi tesori e dei suoi panorami, ma che, anzi, ha conferito al luogo ulteriore fascino. Ma ecco cosa vedere a Spello in poche ore.

Le porte di Spello, custodi di antiche leggende.
Spello, chiamata Splendidissima Colonia Julia sin dai tempi della sua fondazione, conserva la cinta muraria di origine romana meglio conservata d’Italia, ma i suoi esempi di maggiore rilevanza sono le 3 porte simbolo della città. Su Via Roma c’è la Porta Urbica sul cui muro destro ci sono dei simboli che, secondo la leggenda, sono testimonianze del passaggio del paladino Orlando in quel territorio. C’è, infatti, un incavo nel muro che si fa risalire al punto in cui l’eroe era solito fare pipì.

Di indiscussa bellezza anche la Porta Consolare, su Piazza del Mercato, risalente al I secolo a.C. e caratterizzata da 3 ingressi, altrettante statue funerarie ed una torre con un ulivo, simbolo di pace e del principale prodotto della zona.
Ma la porta più nota ed importante è la Porta Venere, che fu il principale punto di accesso a Spello, con le Torri di Properzio, oggi visitabili, ed i 3 archi. Da qui la vista sulla valle sottostante è da togliere il fiato, avvolti da un silenzio quasi irreale, ad ascoltare solo la natura. Una fermata per una sessione fotografica qui è inevitabile.

Curiosità. Porta Venere, di epoca augustea, venne così chiamata nel Seicento per la sua antica vicinanza con un tempio dedicato all’omonima dea, mentre le torri prendono il nome del poeta romano di cui Spello si contende i natali con Assisi.
I vicoli infiorati di Spello e le case rosa.

Da questo punto in poi il cammino alla scoperta del borgo continua attraverso vicoletti acciottolati e case costruite con la pietra rosa del Monte Subasio che accende gli edifici creando un gioco cromatico bellissimo in particolari condizioni di luce. Ad ogni portoncino, ogni vicoletto, ogni abitazione, ogni cortile, potrete ammirare la presenza degli immancabili fiori che caratterizzano e colorano ogni centimetro di questo borgo.
Non c’è da meravigliarsi, quindi, se avrete voglia di fermarvi ad ogni passo per scattare foto di ogni angolo. Non abbiate fretta, godetevi ogni scorcio e, se viaggiate con i bambini, lasciate anche a loro la possibilità di meravigliarsi dello spettacolo semplice, ma unico, della natura, di annusare i fiori, di scoprire insieme a voi la bellezza tutta intorno. E, magari, per intrattenere i più piccoli, potreste giocare a chi trova la finestra o il balcone meglio decorati!

Curiosità. Sapevate che la tradizione dell’abbellire le proprie abitazioni, finestre e balconi con i fiori è talmente sentita a Spello che, addirittura, nei mesi di giugno e luglio tutto il borgo è in sfida per la manifestazione “Finestre, balconi e vicoli fioriti”? E scegliere il vincitore è davvero impresa ardua per i giudici.
Cosa visitare a Spello: luoghi sacri ricchi di arte.
La Chiesa di Santa Maria Maggiore e la Cappella Baglioni.

Non siamo lontani da Assisi, ecco perché non sorprende che anche a Spello si registri la presenza di eccezionali esempi di arte religiosa. E’ il caso della Chiesa di Santa Maria Maggiore del XII secolo e che, pur presentando una facciata seicentesca, conserva ancora il portale con fregi romani ed il campanile romanico. Ma il vero tesoro di questa Chiesa è al suo interno, dove si trova la Cappella Baglioni con le maioliche del Deruta e dal ciclo di affreschi del Pinturicchio rappresentanti l’Annunciazione, l’Adorazione dei Pastori e la Disputa di Gesù con i dottori, mentre, ai pilastri del presbiterio sono ancora visibili gli affreschi del Perugino.
La Chiesa di Sant’Andrea.

E’ una chiesa francescana del 200, la cui opera di maggior rilievo è la pala d’altare della Madonna col bambino in trono e vari Santi del Pinturicchio. Nella pala sono raffigurati Sant’Andrea, San Lorenzo, e San Francesco, ma si vedono anche 2 lettere indirizzate al Pinturicchio dal Vescovo di Siena che richiede il ritorno del pittore alla corte di Pandolfo Petrucci, signore della città toscana.
Alla scoperta di echi antichi: la rocca medievale ed il Belvedere.

Dalla Porta di Venere si può salire verso la Rocca Medievale incrociando via Arco di Augusto, dove sono ancora visibili i resti di Porta romana, attraversando la parte più antica di Spello, passando per l’oratorio di San Biagio, il Convento delle Clarisse, fino a giungere al punto più alto di Spello, il cosiddetto Belvedere, dove grandi blocchi di pietra di vecchi edifici romani restano a testimonianza della storia del luogo.

Consiglio di viaggio. Qui vi suggerisco una sosta per visitare il piccolo Convento di San Severino, una Chiesa del VII secolo, la più antica di Spello, che al suo interno ospita un affresco del XV secolo raffigurante San Michele Arcangelo. La Chiesa è aperta ai visitatori e li accoglie nel silenzio impossibile da rompere della valle umbra, sulla quale svetta. Al suo interno, inoltre, troverete collanine e bracciali fatte dai frati Cappuccini che abitano il convento e che potrete portare via lasciando una libera offerta. Provate a sceglierne qualcuna con i vostri bambini da regalare o da portare a casa.
Da non perdere a Spello: l’infiorata, l’evento più atteso.

Ovviamente tutta questa passione per adornare le stradine e le abitazioni di fiori doveva pur avere un’origine. Tra Maggio e Giugno, infatti, a Spello si celebra l’evento più rappresentativo dell’anno religioso, ovvero l’Infiorata del Corpus Domini, durante il quale viene realizzato un tappeto di fiori che percorre le stradine del borgo per circa 1,5 km. La parte più emozionante sembra proprio essere quella della preparazione delle raffigurazioni con i fiori, tanto che molti accorrono per assistere alla cosiddetta “notte dei Fiori“, ovvero la notte tra il sabato e la domenica del Corpus Domini in cui gli infioratori si mettono all’opera per realizzare la loro opera d’arte.

Se siete lì in questo periodo dell’anno, non potrete perderla neanche volendo.
Consigli per visitare Spello per chi viaggia in famiglia.
Come la maggior parte dei borghi, soprattutto quelli Umbri, anche Spello è tutta un susseguirsi di salite e discese tra vicoli acciottolati, per cui, se siete in viaggio con i bambini, munitevi di scarpe ultra-comode, sia per voi che per loro, perché ci sarà tanto da camminare con diverse pendenze.
Ma niente panico, se siete ancora dipendenti dal potente mezzo a 4 ruote dei vostri piccoli, alias passeggino, sappiate che non vi renderà la vita molto difficile, basta che sia un passeggino leggero e con ruote resistenti, poi con la giusta forza nei polpacci riuscirete a far su e giù per il borgo.

Munitevi di acqua! Per quanto meta turistica, per fortuna, Spello non è una di quelle località dove ci sono negozi e bar ovunque, ma conserva ancora intatto il suo fascino di borgo medievale. Dovesse venirvi sete, a voi o ai piccoli, non pensate di girarvi e trovare un bar appena dietro di voi, soprattutto in alcune zone, esclusivamente residenziali ed ancora intaccate dal turismo di massa.
Se avete domande o consigli da chiedere, vi aspetto. Tutto ciò che posso ancora dire su Spello è che questo borgo mi ha fatto ancora di più innamorare dell’Umbria, una regione davvero unica!
Un borgo incantevole
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